Pandemia di COVID-19 in Venezuela epidemia | |
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![]() Diffusione al 1º novembre 2020 1-1000 casi 1001-2500 casi 2501-5000 casi 5001-10000 casi 10001-20000 casi oltre i 20000 casi | |
Patologia | COVID-19 |
Origine | Wuhan (Cina) |
Nazione coinvolta | Venezuela |
Periodo | 13 marzo 2020 - 5 maggio 2023 |
Dati statistici[1] | |
Numero di casi | 550 522 (1º gennaio 2023) |
Numero di guariti | 543 149 (1º gennaio 2023) |
Numero di morti | 5 832 (1º gennaio 2023) |
Sito istituzionale | |
I primi due casi della pandemia di COVID-19 in Venezuela sono stati confermati il 13 marzo 2020[2][3] e la prima morte è stata segnalata il 26 marzo[4]. Tuttavia, il primo caso di un paziente che ha affermato di avere sintomi di coronavirus risale al 29 febbraio 2020[5], quando i funzionari governativi sospettavano che la prima persona portatrice del virus avrebbe potuto entrare nel paese già dal 25 febbraio[6].
Il Venezuela è particolarmente vulnerabile agli effetti su ampia scala della pandemia di COVID-19 a causa della crisi socioeconomica e politica in corso che causa gravi carenze di alimenti e beni di prima necessità, comprese le forniture mediche. L'emigrazione di massa dei medici venezuelani ha anche causato carenze croniche di personale negli ospedali[7].
Per prevenire la diffusione della malattia in Venezuela, i governi di Brasile e Colombia hanno temporaneamente chiuso i loro confini con il Venezuela[8][9][10].
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